Per rispondere alla domanda evidenziata dal titolo di questo articolo potremmo rispondere in estrema sintesi dicendo che i linguaggi di programmazione HTML in realtà non sono veri e propri linguaggi di programmazione.
Quello che sembra solo un gioco di parole è la base per comprendere come mai ci sia confusione a proposito di questo tema.
È giusto fare chiarezza e non fermarsi a un semplice “no” in risposta a “l’HTML è un linguaggio di programmazione?”, se si vuole iniziare a usare questo strumento insieme ad altri indispensabili per realizzare siti web e app.
L’HTML non è un linguaggio di programmazione, allora cos’è?
L’equivoco sull’HTML probabilmente deriva proprio dal significato dell’acronimo stesso: HyperText Markup Language, ovvero linguaggio a marcatori per ipertesti.
Esso è un sistema di marcatura che interagisce efficacemente con altri linguaggi di programmazione e per questo viene comunemente inserito in quest’ultimo gruppo di strumenti a disposizione degli sviluppatori.
Su uno dei siti di riferimento per chi si occupa di informatica, a proposito di HTML, si legge che:
“…è un formato di dati che consente lo scambio di informazioni attraverso il World Wide Web. I tag HTML sono semplicemente dei marcatori che comunicano al browser alcune informazioni di formattazione. L’HTML, dunque, non può essere definito un linguaggio di programmazione, ma un sistema di markup (contrassegno)”.
Questo linguaggio di marcatura o di contrassegno è caratterizzato da tag (etichette/marcatori) posti tra parentesi angolate. Esempi di tag HTML sono:
- <html> </html> per indicare rispettivamente inizio e fine di un file
- <title> per indicare il titolo di una pagina
- <body> per definire il corpo della pagina, ovvero il contenuto
- <img> per definire la posizione di un’immagine all’interno della pagina
- <u> per il testo sottolineato
- <i> per il testo in corsivo
- <b> per il testo in grassetto
- <p> per descrivere un paragrafo
La lista delle etichette è molto vasta e facilmente reperibile, ma è importante comprenderne che quasi sempre la struttura di un elemento HTML è determinata da un tag di apertura e uno di chiusura, proprio come nella primo punto del precedente elenco (<…> e </…>).
L’evoluzione di html e linguaggi di programmazione
La storia dell’HTML inizia nel 1989 e deriva da un progetto dal nome “world wide web” portato avanti da Tim Berners-Lee, informatico inglese, al CERN di Ginevra. Da questo primo lavoro pensato per la pubblicazione di ipertesti viene sviluppato il protocollo HTTP e il primo browser, il WorldWideWeb poi ribattezzato Nexus.
La vera e propria pubblicazione dell’HTML risale al 1993 e vede la collaborazione di Berners-Lee e Daniel Connolly, ma un vero punto di svolta è quello del 1994 quando nasce il W3C, il World Wide Web Consortium, proprio per occuparsi di questo linguaggio che comincia ad essere molto utilizzato.
Il W3C, fondato da Berners-Lee insieme a MIT e CERN, ai giorni nostri vede la partecipazione di nomi più noti e prestigiosi del panorama informatico e tecnologico, ad esempio: Google, Adobe, Microsoft, Apple.
Il compito di questa organizzazione è anche quello di far evolvere l’HyperText Markup Language, infatti ora la versione corrente è la numero 5.2 (pubblicata nel 2017). Quest’ultima versione è stata ideata per sviluppare applicazioni, oltre che piattaforme web in generale, e questo dimostra come il W3C sia sempre impegnato per mantenere l’HTML al passo con i tempi.
Come si legge anche sulla pagina dedicata di Wikipedia:
“Attualmente i documenti HTML sono in grado di incorporare molte tecnologie, che offrono la possibilità di aggiungere al documento ipertestuale controlli più sofisticati sulla resa grafica, interazioni dinamiche con l’utente, animazioni interattive e contenuti multimediali. Si tratta di linguaggi come CSS, JavaScript, XML, JSON, o di altre applicazioni multimediali di animazione vettoriale o di streaming audio o video”.
Interazione tra linguaggi di programmazione e html
Dei linguaggi di programmazione più usati dagli sviluppatori web abbiamo già parlato in un precedente articolo in cui avevamo spiegato le funzioni di PHP, CSS, Javascript e anche dell’HTML, inserendo l’ultimo citato in questa categoria proprio perché fondamentale per chi vuole dedicarsi professionalmente alla realizzazione di siti e app.
Il PHP è un linguaggio utile a creare pagine web dinamiche, può essere integrato all’HTML, è alla base del funzionamento di note piattaforme open source (es. WordPress e Prestashop) ed è incredibilmente diffuso, infatti è usato per lo sviluppo di quasi l’80% dei siti internet.
Il CSS è necessario per definire la formattazione di documenti HTML, XHTML, XML. Quindi, si può dire che questo linguaggio determina il design di una pagina web. Nel nostro articolo sopracitato sottolineiamo lo stretto legame tra CSS, HTML, XHTML, che concorrono alla definizione dell’aspetto visivo delle piattaforme digitali.
Infine, il linguaggio utilizzato dai multimedia designer per creare aspetti interattivi all’interno di siti e app, il Javascript. Questo scripting è ciò che permette di realizzare animazioni più o meno complesse su una pagina web. In definitiva Javascript viene usato per generare o rimuovere dinamicamente elementi HTML.
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